Sensitivi, scrittori, cartoni, complottisti, il Coronavirus sembra essere stato profetizzato nel corso degli anni in svariati modi e da personaggi diversi tra loro. Scopriamo insieme le profezie più diffuse

È il caso del libro Profezie (in inglese End of days) della sensitiva Sylvia Browne, scritto nel 2008, dove è presente il seguente passaggio:

«Entro il 2020 diventerà di prassi indossare in pubblico mascherine chirurgiche e guanti di gomma, a seguito di un’epidemia di una grave malattia simile alla polmonite che attaccherà sia i polmoni sia i canali bronchiali e che sarà refrattaria a ogni tipo di cura. Tale patologia sarà particolarmente sconcertante perché, dopo aver provocato un inverno di panico assoluto sembrerà scomparire completamente per altri 10 anni, rendendo ancora più difficile scoprire la sua causa e la sua cura».

Nel 1981, lo scrittore Dean Koontz anticipò la pandemia nel romanzo The Eyes of Darkness che racconta del virus Wuhan-400:

«Intorno al 2020 una grave polmonite si diffonderà in tutto il mondo in grado di resistere a tutte le cure conosciute. […] Uno scienziato cinese di nome Li Chen fuggì negli Stati Uniti, portando una copia su dischetto dell’arma biologica cinese più importante e pericolosa del decennio. La chiamano ‘Wuhan-400’ perché è stata sviluppata nei loro laboratori di RDNA vicino alla città di Wuhan ed era il quattrocentesimo ceppo vitale di microorganismi creato presso quel centro di ricerca. Un’arma perfetta perché colpisce solo gli esseri umani».

I Simpson hanno predetto il virus in ben due diversi episodi

La prima profezia riguarda la quarantena di Tom Hanks, uno dei primi divi ad aver ammesso pubblicamente di essere stato contagiato dal Coronavirus. Nel 2007 l’attore ha avuto un cameo ne I Simpson Il film, in cui compare in un fake spot pubblicitario promuovendo “The New Grand Canyon”. Nello spot scherza proclamando che “il Governo americano ha perso la sua credibilità così ha preso in prestito un po’ della mia”. Hanks ricompare poi durante i titoli di coda per chiarire che “Questo è Tom Hanks che vi dice se mi vedete di persona, per favore... per favore lasciatemi stare”.

La seconda riguarderebbe l’episodio Marge in catene, dove Homer guarda una televendita e ordina dal Giappone uno spremiagrumi in promozione, e si vede chiaramente nella scena dopo, mentre il prodotto viene imballato per la spedizione, due operai giapponesi che tossiscono dentro la scatola, diffondendo così un virus in tutta Springfield. Come per il Coronavirus si tratta di un virus sconosciuto, che si diffonde per via aerea tra tutti gli abitanti in modo rapidissimo.

Spillover, la profezia scientifica che risale ad 8 anni fa, di David Quammen: «Non vengono da un altro pianeta e non nascono dal nulla. I responsabili della prossima pandemia sono già tra noi, sono virus che oggi colpiscono gli animali ma che potrebbero da un momento all’altro fare un salto di specie – uno spillover – e colpire anche gli esseri umani».

Scritto in sei anni, durante i quali l’autore ha seguito gli scienziati al lavoro nelle foreste congolesi, nelle fattorie australiane e nei mercati delle affollate città cinesi, Spillover è un saggio che ci catapulta in un mondo popolato da esseri microscopici, invisibili, pericolosissimi e in grado di spazzare via addirittura l’intera umanità: i virus.

Quammen ha intervistato decine di medici, virologi e anche sopravvissuti per cercare di capire come funzionano le malattie umane che hanno origine dagli animali, le zoonosi appunto, e come sia possibile evitarle.

Infine, l’immancabile Nostradamus che pubblicò nel 1555, un volume di predizioni e profezie, in cui avvertiva il mondo della pandemia di Coronavirus.


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