Per la Giornata della Memoria, andiamo a scoprire alcuni saggi da leggere per non dimenticare gli orrori del passato

La Seconda guerra mondiale e l’Olocausto sono stati argomento di molti romanzi, scritti sia da sopravvissuti che da autori, che hanno voluto dare il loro contributo con storie originali ispirate a quella terribile pagina della storia dell’umanità.

Per affiancare alle opere di narrativa dei testi di approfondimento, di natura spiccatamente saggistica, e spendere, così, momenti di lettura orientati all’acquisizione di nuove informazioni, ecco alcuni consigli.

Saggi sulla Shoah

 

Liliana Segre. Il mare nero dell’indifferenza di Giuseppe Civati

Il testo di Giuseppe Civati ripercorre la vita di Liliana Segre, dalla sua infanzia agli anni dell’espulsione da scuola, dalla clandestinità alla deportazione ad Auschwitz nel 1944, dalla salvezza alla nomina a senatrice a vita da parte del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Non una semplice biografia, ma un condensato di testimonianze ed esempi su come combattere l’odio, sempre più dilagante anche ai giorni nostri.

 

1933. L’ascesa al potere di Adolf Hitler di Philip Metcalfe

Nel saggio di Metcalfe si raccontano con gli occhi dell’ambasciatore americano di Roosevelt a Berlino, il professore William Dodd, e di sua figlia i primi anni del governo di Adolf Hitler e la lentissima presa di coscienza delle opinioni pubbliche straniere su quello che stava succedendo in Germania.

 

La Shoah in Italia. La persecuzione degli ebrei sotto il fascismo di Michele Sarfatti

Michele Sarfatti, storico e professore specializzato nella ricostruzione non memorialistica delle persecuzione degli ebrei in Italia, a partire dal significato del termine Shoah ricostruisce il tragico periodo che vide la morte di milioni di ebrei in tutta Europa. Un punto interessante del testo riguarda l’analisi delle corresponsabilità del fascismo rispetto all’Olocausto.

 

Le origini del totalitarismo di Hannah Arendt

Nel saggio di Hanna Arendt il totalitarismo è l’esemplificazione delle contraddizioni dell’epoca moderna e, insieme, un fenomeno completamente nuovo per la società occidentale. Qualunque categoria mentale e scientifica usata nel passato per analizzare i fenomeni politici di fronte alle dittature perde il suo valore e ogni regime totalitario si deve descrivere solo con un approccio innovativo. Un testo ostico, ma incredibilmente lucido e vero perché scritto da una pensatrice ebrea costretta ad abbandonare la sua patria proprio all’inizio delle persecuzioni razziali volute dai nazisti.


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