Nuova tendenza in campo librario: le book station. Cosa sono? Come funzionano? Tentiamo di capire insieme cosa sono e come funzionano.

L’associazione Equi-Libristi, sulla scia di alcuni paesi stranieri (Australia, Stati Uniti e Inghilterra), ha creato in Italia 25 book station tra Bologna e Roma e altre ne sono previste in diverse città italiane. Il fenomeno sta prendendo piede, a riprova del fatto che le idee belle e semplici sono le migliori, se poi c’è da salvaguardare e riciclare libri, ben vengano, non possiamo che esserne contenti.
Fabrizio Corazza, membro attivo di Equi-libristi, ha spiegato come «la mission dell’associazione sia quella di sensibilizzare le persone al tema della lettura, anche in luoghi nuovi. L’opera dell’associazione parte dal ritiro a domicilio di libri che, altrimenti, andrebbero buttati. Il passo successivo è quello di redistribuirli sul territorio, facendo sì che li si possa trovare fuori dalle sedi considerate più istituzionali; l’idea è che i libri debbano stare lì dove le persone trascorrono il loro tempo». Libri messi a disposizione di chi staziona in luoghi pubblici come parchi, piscine, locali, studi medici, uffici pubblici: un modo per rendere meno noiose le attese, le file e i turni da rispettare.

Sei lì che aspetti il turno all’ufficio postale e inevitabilmente ti annoi, possibilmente diventi isterico perché hai davanti una fila interminabile di persone? Prendi liberamente un libro e leggilo, immergiti in esso. Lo scopo principale che sta dietro questa iniziativa è quello di sensibilizzare le persone alla lettura in ogni luogo e in ogni momento possibile nel corso della giornata. I libri delle book station sono sempre collocati in spazi ad accesso libero.
Cosa ancora più sbalorditiva è che non ci sono vincoli né obblighi di restituzione: praticamente trovi un libro che ti piace? Lo prendi e lo porti a casa. «La differenza con quello che comunemente viene chiamato book crossing sta proprio qui, nella decisione di non chiedere un libro in cambio di un altro» continua Fabrizio.
L’associazione Equi-Libristi attiva dal 2010, riesce a rifornire le book station autonomamente considerato che ogni mese recupera circa 1.500 libri e ne ridistribuisce circa 1.000. In nove anni di attività l’associazione ha restituito nuova vita a 45.000 volumi che altrimenti sarebbero andati al macero. I libri, sopratutto libri di narrativa, vengono raccolti attraverso il passaparola e il sito internet dell’associazione e prelevati direttamente da coloro che, per i motivi più disparati, non possono permettersi di tenerli. L’idea è proprio questa: far sì che le storie possano viaggiare liberamente. Anche per questo, oltre che per ragioni di spazio, l’associazione non ritira enciclopedie, libri di testo scolastici, riviste, libri d’arte di grandi dimensioni, Harmony, Gialli Mondadori, libri di politica e di religione, volumi celebrativi, libri di medicina, dietetica e puericultura.

Speriamo che l’iniziativa possa allargarsi a macchia d’olio.
Se avete libri da donare non esitate a contattare gli Equi-Libristi.


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