I libri per ragazzi tirano il settore
Un tempo le case editrici italiane compravano più diritti di libri per ragazzi di quanto vendevano e la creatività di autori e illustratori rimaneva perlopiù circoscritta ai confini nazionali. Oggi tutto si è invertito. Il made in Italy si è fatto strada nel mondo editoriale a colpi di innovazione, fine a diventare un punto di riferimento internazionale. Tanto che nel 2018 i diritti acquistati all'estero sono stati quasi 1.800 ma quelli venduti molti di più: oltre 3mila. Numeri che danno la misura del ruolo che rivestono ora i libri per bimbi e ragazzi nell'ambito dell'editoria nazionale.
Ruolo da protagonisti, del resto i bambini leggono più degli adulti, secondo l’Osservatorio di Aie, l'associazione italiana editori: ha la propensione alla lettura l'82% dei più piccoli nella fascia d'età compresa fino ai 14 anni contro il 60% della popolazione italiana, con una spesa media annua che sfiora i 30 euro.
L'Italia, con 184 case editrici, può avvalersi di una rete di 753 librerie, tra quelle per ragazzi e quelle generaliste con un assortimento specifico significativo. E sforna sempre più titoli (l’anno scorso sono stati oltre 7.500 contro i 5.400 del 2012) facendo leva su 365 autori e 314 illustratori, per un totale di quasi 27 milioni di copie stampate nel 2018.
La rivoluzione digitale ha cambiato il mercato ma non ha ancora scalzato gli evergreen. I classici della letteratura per ragazzi resistono, intramontabili, a ogni cambiamento. Accanto a loro crescono i libri ispirati ai più popolari cartoon. E poi fantascienza, fantasy, libri a fumetti, graphic novel.

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